venerdì 23 settembre 2011

APERTURE DOMENICALI A ROVERETO: LA CONCERTAZIONE NEGATA

Apprendiamo solo oggi dalla stampa come il Comune di Rovereto abbia già deciso in via definitiva il numero di aperture domenicali previste, così come stabilito dalla dalla nuova normativa del commercio. Non volendo entrare nel merito del numero di aperture previste dalla delibera approvata, non possiamo che esternare il nostro profondo rammarico nel constatare la manifesta volontà della Giunta comunale roveretana, del Sindaco Miorandi e dell'Assessore al commercio Bertolini, di evitare il confronto con le Organizzazioni sindacali, peraltro chiaramente previsto dalla legge Olivi e presentato come utile strumento dallo stesso per arrivare a soluzioni “condivise e partecipate”. Se la soluzione proposta sembra ancora una volta “calata dall'alto” ed espressione di una politica che prende le distanze dal confronto, non è certo colpa della nostra Organizzazione sindacale, che si è sempre approcciata alla problematica con atteggiamento costruttivo e responsabile, ma della Giunta comunale roveretana, ed in particolare dell'assessore Bertolini. Facciamo notare infatti come la Uiltucs del Trentino, alla pari di altre organizzazioni sindacali, sia stata invitata solamente alla presentazione di quella che doveva essere solamente una “bozza” di regolamento per le attività commerciali del Comune di Rovereto. In tale occasione peraltro, numerose erano state le problematiche da noi esposte, riguardanti in particolare l'adeguamento dei servizi all'infanzia e di trasporto per i dipendenti coinvolti dal lavoro domenicale. Perplessità avevamo espresso anche riguardo alla mancata “perimetrazione” delle aperture - resa possibile dalla normativa vigente - che avrebbe permesso di fare un utile distinguo tra le aperture del centro cittadino e quelle del centro commerciale Millennium. È evidente infatti come l'apertura contemporanea dei negozi del Millennium center e di quelli del centro cittadino male gioverà al rilancio turistico della città della quercia, in particolare del suo centro storico. Nulla di tutto questo è stato recepito. L'assessore Bertolini, nell'unico incontro effettuato, aveva garantito l'avvio di un percorso aperto di confronto. Così non è stato in totale contrasto con quanto previsto dalla legge provinciale e dalla volontà espressa dall'assessore provinciale Olivi, negli incontri pubblici tenuti con i lavoratori del commercio. Non resta che augurarsi un percorso diverso di confronto per Trento.

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