giovedì 1 settembre 2011

ANCHE LA UIL TUCS DEL TRENTINO DOMANI DAVANTI AL COMMISSARIATO DEL GOVERNO

La Uiltucs del Trentino aderirà attivamente alla manifestazione organizzata per domani - venerdì 2 settembre alle ore 11:30 - davanti al Commissariato del governo sito a Trento in Via Piave 1 da Cisl e Uil nazionali per protestare contro le misure economiche proposte nella finanziaria. Provvedimenti che colpiscono le fasce più deboli della popolazione, non risolvono i problemi strutturali del nostro Paese e non contribuiscono certo a rilanciare un'economia nazionale da troppo tempo ferma a livelli di crescita zero. Vogliamo quindi riportare integralmente il documento diffuso dalle Segreterie UIL e CISL volto a supporto delle manifestazioni che verranno svolte nei prossimi giorni in ogni città italiana.

"Le Segreterie di Cisl e Uil riunite congiuntamente per esaminare la manovra finanziaria per il pareggio di bilancio, in considerazione della forte iniquità sociale ai danni dei lavoratori privati e pubblici delle misure emerse dal vertice di maggioranza relative alla mancata validità del servizio militare e del corso di laurea ai fini dell’accesso alla pensione di anzianità dopo 40 anni di lavoro,
richiedono con grande determinazione al Governo di ritirare tali norme e conseguentemente di non presentarle nei provvedimenti che dai prossimi giorni saranno discusse al Senato per un elementare senso di giustizia sociale e di rispetto di quanti hanno onorato con il servizio militare un dovere verso il proprio Paese e di tutti coloro che a proprie spese hanno riscattato i periodi di studio per la laurea.
Analogamente vanno ritirate le disposizioni sia su tredicesima mensilità e tfr , che rappresentano un inaccettabile accanimento punitivo nei confronti dei lavoratori pubblici, sia sulle “finestre pensionistiche” per gli addetti della scuola , in considerazione delle peculiarità del settore.
Per sostenere queste richieste Cisl e Uil proclamano la mobilitazione generale nei prossimi giorni di lavoratori e pensionati, con il presidio del Senato del 1 settembre e con iniziative analoghe di manifestazione e presidio delle Prefetture in tutti territori da realizzare in questa settimana, favorendo la massima partecipazione di lavoratori e pensionati.
Senza il ritiro dei provvedimenti la mobilitazione continuerà anche nelle settimane successive sia a livello nazionale che territoriale.
La manovra finanziaria, ancor più dopo le modifiche annunciate, deve essere consistentemente migliorata e rafforzata soprattutto sul versante dell’equità e della riduzione di tutti gli sprechi e le inefficienze a partire dai costi impropri della politica e delle istituzioni, dando immediata attuazione alle norme costituzionali per superare le province e dimezzare il numero dei parlamentari.
In parallelo, per mantenere il gettito complessivo della manovra va rafforzata l’azione di contrasto all’evasione fiscale potenziando la tracciabilità dei pagamenti al di sopra di 500 euro, allargando il contrasto di interessi e la possibilità di deduzione fiscale delle spese più significative dei cittadini, introducendo la tassazione dei patrimoni immobiliari e combattendo con mezzi adeguati le forme sempre più diffuse di elusione fiscale, coinvolgendo maggiormente a questo fine gli Enti Locali.
Va altresì chiarito il destino del contributo di solidarietà del 5% e 10% sopra i 90.000 e 150.000 euro che risulterebbe abolito dopo il vertice di maggioranza, ma invece resta in vigore per il settore pubblico e per i pensionati.Non ci possono essere due pesi e due misure, serve una misura equa ed omogenea.
E’ necessario perseguire con maggiore forza la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, con l’obbligo di riaggregazione su base ampia ed adeguata ad una gestione industrialmente competitiva ed efficiente dei servizi e con la forte riduzione dei consigli di amministrazione, proliferati in modo incontrollato in questi anni.
Sulla contrattazione aziendale, Cisl e Uil ribadiscono che la norma dovrà rendere esplicito che i soggetti che stipulano gli accordi aziendali siano espressione di organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, in base alla legislazione e agli Accordi interconfederali in atto.
Sulle politiche per la crescita, Cisl e Uil s’impegneranno fin dai prossimi giorni per attivare il tavolo comune di tutte le forze sociali sia sindacali che imprenditoriali per stimolare nei confronti del Governo e delle Regioni iniziative concrete di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture, nelle reti energetiche, nelle aree meridionali, nella ricerca e nell’innovazione per promuovere sviluppo ed occupazione."



Nessun commento:

Posta un commento