venerdì 22 luglio 2011

ESITO INCONTRO LIDL - ORGANIZZAZIONI SINDACALI A TRENTO 21 LUGLIO 2011

Si è svolto ieri a Trento l'incontro tra FILCAMS CGIL, UIL UILTUCS e LIDL Italia richiesto dalle Organizzazioni sindacali per esporre alcune problematiche relative alla gestione del personale nelle filiali dell'azienda tedesca presenti in Trentino. All'incontro erano presenti Matteo Salvetti della Uiltucs del Trentino, Roland Caramelle della Filcams del Trentino e , per LIDL Italia, Gero Vinti e Gianni Tessari. Varie le questioni oggetto di dibattito a cominciare dalle condizioni lavorative dei capi filiali, una figura che, all'interno dei punti vendita LIDL si trova a svolgere innumerevoli mansioni, spesso non corrispondenti al proprio livello di assunzione (scarico camion, pulizia, cassa). Il problema principale, attorno al quale si è sviluppata la discussione, è essenzialmente riferibile alla costante scarsità di personale presente in filiale. Non è una novità come il modello di distribuzione del discount alimentare si basi su una logica di contenimento dei costi, anche del personale. I sindacati hanno quindi invitato l'azienda a controllare i livelli di personale impiegato in ogni singola filiale e a procedere, là dove necessario, a nuove assunzioni. È stato esposto quindi come tale problema finisca per avere ricadute negative sulla gestione delle filiali che si trovano quindi a presentare risultati spesso non soddisfacenti da un punto di vista dei costi di gestione, nelle cosiddette “revisioni” . È stato fatto presente inoltre come, in determinate filiali, nonostante quanto promesso dai vertici aziendali a Verona nell'incontro del primo luglio scorso, ci si trovi in presenza di condizioni ambientali difficili e di alte temperature all'interno del negozio. In tal senso Vinti ha predisposto per i prossimi giorni opportune visite volte a verificare e a risolvere ogni eventuale problema rilevato in filiale da un punto di vista tecnico- ambientale. Per quanto riguarda la questione del pagamento dello straordinari, che i lavoratori assunti con contratto di capo filiale vorrebbero vedere loro riconosciuto, l'azienda non ha fornito chiarimenti, rimettendo la questione alla discussione prevista a livello nazionale tra LIDL e le organizzazioni sindacali per il 29 luglio prossimo a Verona. Nel frattempo, i sindacati, esprimendo rammarico per le mancate prese di posizione dei dirigenti territoriali LIDL, hanno preannunciato all'azienda il ricorso alla vertenza per il recupero delle ore di straordinario prestate e mai retribuite ai primi livelli. Vinti e Tessari, considerando la questione come di portata “nazionale” e non “locale” , non hanno voluto trattare nemmeno la questione dei rimborsi degli spostamenti per riunioni ad Arcole, impegnandosi tuttavia per rivedere al rialzo le tabelle di rimborso carburante (attualmente ferme a 0,25 cent per km) a fronte dei recenti aumenti. Sostenendo peraltro come tale tabella di rimborso venga applicata a tutti i dipendenti LIDL, dirigenti compresi. Per quanto i problemi riscontrati dai capi filiale, spesso disturbati fuori dall'orario di lavoro per futili motivi, Vinti si è detto pronto a sollecitare un comportamento diverso e più responsabile da parte dei capi settore, rilevando comunque come non sia assolutamente prevista una reperibilità obbligatoria da parte dei dipendenti. Vinti infine si è detto assolutamente favorevole a garantire kit moneta per tutte le filiali due volte a settimana.
Per quanto sopra esposto si preannuncia un incontro importante a Verona il 29 luglio prossimo, alla quale la UIL TuCS del Trentino sarà presente potendo fornire ai propri rappresentanti nazionali un resoconto attento delle problematiche riscontrate nelle varie filiali del Trentino e delle risposte date dall'azienda attraverso i propri rappresentanti territoriali durante l'ultimo incontro svoltosi a Trento.

C.C.N.L. COOPERAZIONE


 
La Uiltucs, in data 19 Luglio, con disappunto ha dovuto prendere atto dello “stop” alla trattativa.
La Uiltucs, considerando dannoso per le lavoratrici ed i lavoratori del settore il rinvio del negoziato, ha precisato la seguente ferma posizione.

Salario. La soluzione condivisibile prevede un aumento di 86 euro lorde a livello medio.

Orario di Lavoro e differenziali di costo con CCNL Terziario. La Uiltucs ritiene possibile la soluzione che preveda 40 ore settimanali di orario normale per i nuovi assunti, con assegnazione del divisore orario pari a 168 e graduale riconoscimento dei permessi retribuiti.
La Uiltucs non è disponibile a ridurre le retribuzioni acquisite dagli attuali assunti, con particolare riferimento alla possibile revisione generalizzata del divisore orario e dei parametri della classificazione così come proposto da altra organizzazione sindacale.

  • Infatti la revisione del divisore orario per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore, in regime di 38 ore, da 165 a 168, produce una minor retribuzione oraria media (orario supplementare,straordinario, notturno, domenicale) di 0,20 euro.
In ipotesi una lavoratrice part-Time che cumula 10 ore medie di supplementare settimanale potrebbe “perdere” 90 euro annue, l’equivalente di tre giornate di lavoro.
  • Infatti la “revisione” dei parametri della classificazione utili alla retribuzione (per i quadri, i primi e secondi livelli) potrebbe determinare un minor aumento contrattuale medio di 3-4 euro/mese per una cifra complessiva di 120/160 euro nel triennio, l’equivalente di 2 giornate lavorative.

Part-time speciale a 30 ore. La Uiltucs ha conseguito la disponibilità delle associazioni cooperative a definire l’impegno contrattuale alla sua diffusione e nella “stretta finale” vuole qualificare nel miglior modo possibile l’articolato contrattuale.

Periodo di carenza della malattia. La Uiltucs ha dichiarato la volontà di modificare sostanzialmente l’impostazione delle associazioni cooperative e rimane convinta che la soluzione migliore sia il rimando della materia al livello aziendale.

Piccole cooperative e negozi di prossimità e vicinato. Al fine di tutelare gli attuali livelli occupazionali, la Uiltucs ha dichiarato la disponibilità a flessibilizzare e contenere il costo del lavoro degli addetti delle piccole cooperative.
La Uiltucs ha dichiarato altresì la propria indisponibilità ad introdurre una parte speciale sui negozi di vicinato.
E’ necessario che le parti si assumano le responsabilità finali che competono loro per determinare il rinnovo del CCNL, in caso contrario la Uiltucs procederà ad indicare, senza indugio, le relative responsabilità.

Roma 21 Luglio 2011 La Segreteria Nazionale

Rilanciare la bilateralità : convegno Uiltucs - Fisascat

giovedì 21 luglio 2011

RESOCONTO INCONTRO LIDL - SINDACATI DEL 1° LUGLIO 2011

Il primo luglio scorso si è tenuto a Verona presso la sala conferenze dell Grand Hotel Verona un incontro tra LIDL Italia e sindacati per la firma di accordi relativi alla tassazione degli straordinari e alla sicurezza presso i punti vendita. In rappresentanza di Lidl Italia, dopo i recenti cambi al vertice della gestione del personale, erano presenti Boselli, Mader, Picciola, Rizzi e Marasch. Per Filcams CGIL Sabina Bigazzi, per Fisascat Cisl Ferruccio Fiorot, per UIL Uiltucs Gabriele Fiorino. È stata questa l'occasione per avere un quadro sull'andamento dell'azienda tedesca in Italia e per presentare alcune problematiche relative al trattamento del personale che verranno trattate in maniera più approfondita in un ulteriore incontro previsto per il 29 luglio. È stato Boselli ad illustrare alcuni dati sullo sviluppo del gruppo in Italia. LIDL, pure in un momento di contrazione generalizzata per gli utili della G.D.O, è riuscita a mantenere i risultati dello scorso anno, con l'apertura di 8 nuovi punti vendita. LIDL ha annunciato la volontà di provvedere ad un rapido ammodernamento delle fue filiali che dovranno essere parificate in termini di efficienza a quelle di nuova generazione, “più luminose e confortevoli per clienti e dipendenti”. Lidl intende inoltre creare “sale riposo”: aule di pausa con frigoriferi e microonde “dove il personale può decidere di consumare pasti rimanendo in filiale”. Secondo quanto affermato da Boselli, 150 punti vendita in Italia sono già forniti di questa dotazione. Per quanto riguarda l'amministrazione del personale, si può cogliere una generica volontà ad investire sul personale nelle affermazioni di Marasch. Lidl in ogni caso, nel procedere al rinnovo delle sue filiali, non vuole cambiare il proprio target di riferimento nella clientela e non è prevista quindi alcun a modifica per quanto riguarda le strategie di marketing da adottare. È stato poi Gabriele Fiorino della UILTUCS a prendere parola, chiedendo quali siano le prospettive di sviluppo aziendale, ponendo l'accento sulle numerose testimonianze che arrivano da diverse parti del territorio italiano, riguardanti un generale e continuo peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti del colosso tedesco del Discount. Fiorino ha richiesto dati sulla quantità di personale impiegato nelle filiali, riportando quanto emerso nell'incontro con i dipendenti – organizzato dalla UIL TuCS trentina – svoltosi a Trento nel marzo scorso. Si è parlato in particolare dei carichi di lavoro e di interpretazioni piuttosto “libere” degli accordi sindacali sottoscritti. Lidl, tramite le affermazioni di Boselli, ha risposto confermando la propria volontà di espandersi in Italia con 5- 8 nuove aperture nel 2011 (una quantità vicina a quella delle aperture effettuate nel corso del 2010). Ad oggi LIDL Italia impiega 2.500 dipendenti e – nonostante il generale difficile momento economico – la forza lavoro non ha subito riduzioni. C'è stato invece un investimento importante in Sicilia, con l'apertura di un centro di distribuzione. Seppure all'interno di una gestione del personale volutamente “molto rigida”, afferma Boselli, “l'investimento sul personale è l'investimento migliore” anche se “si deve fare attenzione agli investimenti in un contesto economico come questo”. In verità, anche in Europa LIDL ha mantenuto la propria fetta di mercato, senza grandi contraccolpi, potendosi concentrare, grazie alla propria dimensione e diffusione, sul raggiungimento di obbiettivi nel lungo periodo e non solo trimestrali come avviene invece per altre aziende del settore. Tra le notività emerse nella  gestione del personale si rileva la volontà da parte di LIDL Italia di adottare un sistema che consenta di fare inventari a punto vendita aperto e di limitare gli spostamenti dei dipendenti da una filiale all'altra. La volontà, almeno a parole, è quella di limitare l'utilizzo dello straordinario. Dettaglio questo smentito peraltro dalle notizie che arrivano dai rappresentanti sindacali riuniti a Verona e provenienti da tutto il territorio italiano. Bigazzi e Fiorino hanno posto in maniera centrale il problema dell'organizzazione del lavoro all'interno delle filiali LIDL. È tipico di un modello di distribuzione “discount” quello di cercare l'utilizzo di pochi dipendenti per svolgere il maggior numero di mansioni possibile. Ma questo ha portato all'interno delle filiali del gruppo tedesco a varie problematiche, a pressioni dall'alto, al ricorso sistematico allo straordinario anche per i part time. Il tutto a fronte di una rigidità manifesta da parte dell'azienda tedesca nel rispondere a richieste di aumento del monte ore delle assunte a tempo parziale. La mobilità dei dipendenti da punto vendita a punto vendita è stata effettuata spesso con “scambi a somma zero”, che hanno comunque sempre lasciato alcune filiali sotto personale. Si riscontra infine una grande difficoltà nel trovare, da parte delle Organizzazioni sindacali, interlocutori credibili e capaci di prendere decisioni e risolvere problemi entro tempi ragionevoli. Gli incontri a livello locale, come affermato da Fiorino, avvengono, ma troppo spesso non portano soluzioni e finiscono per trasformarsi in stanchi rituali. a ripetizione ciclica.  Fiorino ha sottolineato come siano state segnalate situazioni di difficoltà nell'organizzazione del lavoro tali da spingere i sindacati ad approfondire la questione e a chiedere soluzioni rapide ed incisive. L'impressione infatti è quella che a livello territoriale stia aumentando la tensione tra i dipendenti e l'azienda con conseguenze ancora da prevedere. Anche a causa delle libere interpretazioni date all'accordo sottoscritto nel 2009 da FILCAMS, UILTUCS e FISASCAT.  L'azienda, in risposta, ha affermato la propria volontà di affrontare i problemi a livello territoriale. Ma non basta. Per Bigazzi in discussione è anche il “metodo” applicato da LIDL alle relazioni sindacali. Bisogna trovare quindi un nuovo metodo di confronto. Gli incontri con l'azienda si fanno, ma non si raggiungono risultati perchè chi arriva non ha mandato per sottoscrivere accordi e prendere decisioni vincolanti. Si tratta di un problema, quello individuato da Fiorino e Bigazzi, che riguarda soprattutto l'incapacità ad individuare interlocutori credibili. LIDL risponde annunciando di presentare nel prossimo incontro previsto per il 29 luglio, un diagramma riguardante la nuova struttura aziendale di LIDL Italia, nel quale verranno evidenziate con chiarezza le responsabilità di direttori personale e capi settore. In data 29 luglio quindi, LIDL Italia e Organizzazioni sindacali si incontreranno nuovamente per discutere dei problemi del personale, mentre a livello territoriale, in Trentino, prosegue il confronto tra dipendenti e organizzazioni sindacali da un parte e LIDL dall'altra, per un incontro congiunto voluto da UIL UILtuCS e FILCAMS CGIL programmato a Trento per giovedì 21 luglio, sugli esiti del quale i lettori del blog verranno prontamente informati. M.S.

lunedì 4 luglio 2011

RIPRENDITI IL TUO TEMPO E IL TUO TERRITORIO

L’iniziativa “Riprenditi il tuo tempo e il tuo territorio” è stata voluta e pensata dalla UIL TuCS del Trentino per sensibilizzare i consumatori riguardo alle ricadute negative dello shopping domenicale. Con l’approvazione della nuova legge del commercio infatti si potrebbe assistere in futuro ad un’estensione del ricorso alle aperture domenicali anche in Trentino.
Quando si parla di commercio, si parla di un settore ad alta partecipazione femminile nel quale particolarmente difficile risulta essere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Ogni domenica lavorativa in più non può far altro che peggiorare la situazione. La nostra organizzazione sindacale ha organizzato nei mesi scorsi a Mori e a Trento incontri con i rappresentanti delle istituzioni allo scopo di far comprendere loro i problemi dei dipendenti del commercio attraverso le parole e le testimonianze dei diretti interessati. La sensazione complessiva è stata tuttavia quella di trovarsi di fronte ad un mondo della politica sordo ad ogni richiesta, attento più alle esigenze dei consumatori che non a quelle dei lavoratori e delle loro famiglie.
In questo contesto, l’iniziativa “Riprenditi il tuo tempo e il tuo territorio” vuole presentare ai “consumatori” un’alternativa allo shopping domenicale attraverso la partecipazione ad una semplice gita domenicale, alla portata di tutti e di tutte le tasche. Partendo dal centro commerciale di Pergine – luogo simbolo in Trentino della nuova tendenza all’acquisto domenicale – si porteranno i partecipanti alla scoperta della Valle dei Mocheni e delle sue bellezze naturalistiche, culturali e culinarie. Due mondi – quello della “Valle incantata” e dello shopping center – distanti solo pochi chilometri, ma perfettamente antitetici, anche per “cultura commerciale”. Mocheni sono infatti i “Krumer” , i venditori ambulanti che nell’esercizio della loro professione tessevano relazioni sociali e scambi culturali con gente di terre lontane, spingendosi fino in Russia. Ben diversa la tipologia commerciale standardizzata proposta all’interno di un centro commerciale, dove i rapporti tra venditore e acquirente vengono ridotti al minimo e si preparano le basi per la nuova società postmoderna, più attenta ai contatti virtuali che non alle relazioni sociali vere e proprie.
Abbiamo chiesto e ottenuto la collaborazione di Legambiente e Agriturismo trentino, associazioni che condividono con noi un’idea di sviluppo sostenibile, attento al rispetto dell’ambiente e delle persone e alla promozione di uno stile di vita dai ritmi più rilassati e plasmati sulle esigenze dell’uomo. Ci auspichiamo infine che l’iniziativa “Riprenditi il tuo tempo e il tuo territorio” non si esaurisca nella sola giornata del 10 luglio, ma che possa essere ripetuta anche in altre località del Trentino. Riteniamo infatti che creare un dibattito costruttivo attorno alla questione delle aperture domenicali, possa aiutare anche il mondo della politica ad elaborare un modello di sviluppo più consono a garantire il benessere dei cittadini, in un territorio fragile e straordinario come quello trentino.