Manifestazione
unitaria in via Verdi dalle 15. Gli addetti di tutti i settori
pubblici e privati incroceranno le braccia per chiedere il taglio
delle tasse su lavoratori e pensionati e un patto tra Trento e Roma
sulla finanza pubblica dell'Autonomia
Scenderanno
in piazza anche in Trentino le lavoratrici ed i lavoratori, le
pensionate ed i pensionati per chiedere con forza la Governo Letta di
modificare i contenuti del disegno di legge di stabilità. Cgil Cisl
Uil a livello nazionale hanno infatti proclamato quattro ore di
sciopero articolate a livello territoriale per gli addetti di tutti i
settori produttivi pubblici e privati. In Trentino, le confederazioni
provinciali hanno deciso di effettuare lo sciopero nella giornata di
venerdì 15 novembre, nelle ultime quattro ore di ogni turno o della
giornata di lavoro.
La
protesta, nelle intezioni di Cgil Cisl Uil nazionali, dovrà servire
per premere su Governo e Parlamento affinché vengano introdotti
correttivi ad una manovra di bilancio che i sindacati bocciano senza
appello in quanto non prevede i necessari interventi a sostegno della
crescita economica.
Le
confederazioni sindacali chiedono maggiore attenzione per i soggetti
più deboli finanziando gli ammortizzatori sociali e garantendo una
soluzione al problema di migliaia di esodati. Inoltre reclamano
interventi strutturali e non marginali per l'abbassamento della
pressione fiscale sui lavoratori dipendenti ed i pensionati, sui
quali grava un carico tributario reale ormai insostenibile. Il taglio
delle tasse, nonché la reintroduzione dei meccanismi di
rivalutazione delle pensioni, dovrebbe servire ad alleviare gli
effetti della recessione economica in atto ormai da più di due anni,
rilanciando i consumi interni.
Cgil
Cisl Uil del Trentino avanzano poi delle richieste legate al governo
dell'Autonomia speciale. In particolare, le tre confederazioni
sindacali trentine chiedono che l'esecutivo nazionale apra un tavolo
di confronto con la Provincia di Trento per trovare un accordo che
dia una veste stabile e definitiva ai rapporti finanziari tra Roma e
Trento, superando il vincolo della riserva all'erario e del patto di
stabilità interno e garantendo maggiore autonomia al Trentino anche
in materia fiscale.
Tutto
questo, sostengono Cgil Cisl Uil del Trentino, deve servire a
garantire il pieno rispetto del principio dei nove decimi del gettito
prodotto sul territorio da mantenere a livello locale. Queste risorse
infatti finanziano tutte le competenze e le funzioni che altrove sono
pagate dallo Stato e che in Trentino sono ad esclusivo carico della
fiscalità provinciale.
In
occasione dello sciopero, che come detto sarà articolato su quattro
ore alla fine di ogni turno o della giornata di lavoro per quasi
tutti i settori, nel pomeriggio di venerdì 15 novembre a Trento in
via Verdi a partire dalle ore 15, Cgil Cisl Uil organizzeranno una
manifestazione durante la quale si alterneranno la musica e gli
interventi di sindacalisti e lavoratori a sostegno di una modifica
sostanziale della legge di stabilità.
CGIL CISL UIL del Trentino