Trento, 13 dicembre
2012
Oggetto: due
domeniche di sciopero per i dipendenti del commercio trentini
Le associazioni
datoriali Confcommercio e Confesercenti – con la sola e
significativa eccezione della Federazione delle Cooperative - hanno
deciso di non rinnovare l'accordo triennale che, fino all'anno
scorso, aveva garantito ai dipendenti degli esercizi commerciali
della Provincia di Trento, ai quali fosse stato richiesto di lavorare
l'ultima domenica di novembre, l'8 dicembre oppure nelle domeniche
precedenti al Natale, una maggiorazione del 70% rispetto alla
normale retribuzione.
Si tratta di una
decisione che porterà un risparmio di soli 50 centesimi orari sul
costo del lavoro alle aziende trentine, andando invece ad abbassare
il potere di acquisto dei dipendenti del settore e contribuendo
quindi a generare – e non certo ad ostacolare - la tendenza alla
flessione dei consumi da mesi in atto anche in Provincia di Trento.
Esattamente il contrario, rispetto alla scelta fatta dalle stesse
associazioni datoriali in Provincia di Bolzano, dove ai dipendenti
al lavoro nelle lunghe domeniche natalizie, viene garantita, anche in
tempi di crisi, la consistente maggiorazione del 95%.
La presa di posizione
ideologica di Confcommercio e Confesercenti in Trentino, avviene
inoltre a metà dicembre, nel bel mezzo delle aperture natalizie,
nonostante le Organizzazioni sindacali avessero richiesto un incontro
per affrontare la problematica già ai primi di novembre. Non è
questo il modo di gestire correttamente le relazioni industriali e di
rispettare i tanti lavoratori impiegati nel settore, ai quali è
stato richiesto di lavorare le domeniche di dicembre - con tutte le
difficoltà in termini di conciliazione tempi di vita ed i lavoro che
questo può comportare - senza aver prima chiarito quale sarebbe
stato il trattamento economico a loro applicato. Santa Lucia ha
portato in regalo a commessi e commesse l'amara novità del mancato
rinnovo di un accordo sul quale per tre anni avevano potuto contare.
Scelta questa che porterà nelle loro tasche – a parità di impegno
lavorativo – il 40 % in meno rispetto al guadagno percepito negli
anni scorsi.
Per questi motivi,
anche a fronte dell'impossibilità a trovare una mediazione con
Confcommercio e Confesercenti per un rinnovo annuale e non triennale
dell'accordo per il pagamento al 70 % delle domeniche natalizie, le
tre sigle sindacali del settore, Filcams – CGIL, UilTUCS-UIL e
Fisascat – Cisl si vedono costrette a proclamare lo sciopero dei
lavoratori del commercio per le prossime due domeniche.
Per le Segreterie
provinciali
FILCAMS CGIL –
FISASCAT CISL – UILTUCS UIL
R. Caramelle – L.
Avanzo – W. Largher