martedì 18 dicembre 2012

Trento, 13 dicembre 2012

Oggetto: due domeniche di sciopero per i dipendenti del commercio trentini

Le associazioni datoriali Confcommercio e Confesercenti – con la sola e significativa eccezione della Federazione delle Cooperative - hanno deciso di non rinnovare l'accordo triennale che, fino all'anno scorso, aveva garantito ai dipendenti degli esercizi commerciali della Provincia di Trento, ai quali fosse stato richiesto di lavorare l'ultima domenica di novembre, l'8 dicembre oppure nelle domeniche precedenti al Natale, una maggiorazione del 70% rispetto alla normale retribuzione.
Si tratta di una decisione che porterà un risparmio di soli 50 centesimi orari sul costo del lavoro alle aziende trentine, andando invece ad abbassare il potere di acquisto dei dipendenti del settore e contribuendo quindi a generare – e non certo ad ostacolare - la tendenza alla flessione dei consumi da mesi in atto anche in Provincia di Trento. Esattamente il contrario, rispetto alla scelta fatta dalle stesse associazioni datoriali in Provincia di Bolzano, dove ai dipendenti al lavoro nelle lunghe domeniche natalizie, viene garantita, anche in tempi di crisi, la consistente maggiorazione del 95%.
La presa di posizione ideologica di Confcommercio e Confesercenti in Trentino, avviene inoltre a metà dicembre, nel bel mezzo delle aperture natalizie, nonostante le Organizzazioni sindacali avessero richiesto un incontro per affrontare la problematica già ai primi di novembre. Non è questo il modo di gestire correttamente le relazioni industriali e di rispettare i tanti lavoratori impiegati nel settore, ai quali è stato richiesto di lavorare le domeniche di dicembre - con tutte le difficoltà in termini di conciliazione tempi di vita ed i lavoro che questo può comportare - senza aver prima chiarito quale sarebbe stato il trattamento economico a loro applicato. Santa Lucia ha portato in regalo a commessi e commesse l'amara novità del mancato rinnovo di un accordo sul quale per tre anni avevano potuto contare. Scelta questa che porterà nelle loro tasche – a parità di impegno lavorativo – il 40 % in meno rispetto al guadagno percepito negli anni scorsi.
Per questi motivi, anche a fronte dell'impossibilità a trovare una mediazione con Confcommercio e Confesercenti per un rinnovo annuale e non triennale dell'accordo per il pagamento al 70 % delle domeniche natalizie, le tre sigle sindacali del settore, Filcams – CGIL, UilTUCS-UIL e Fisascat – Cisl si vedono costrette a proclamare lo sciopero dei lavoratori del commercio per le prossime due domeniche.

Per le Segreterie provinciali
FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS UIL
R. Caramelle – L. Avanzo – W. Largher

lunedì 3 dicembre 2012

STATO DI AGITAZIONE ANGEM



Segreterie Nazionali
Comunicato Sindacale

AZIENDE DELLA RISTORAZIONE ASSOCIATE AD ANGEM
PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE E SCIOPERO

Il 14 novembre 2012 ANGEM ( l’associazione nazionale della Ristorazione Collettiva ) che associa alcune grandi aziende del settore, ha annunciato la propria disdetta formale del CCNL Turismo specificando che la prima disciplina ad essere disapplicata sarà quella del Cambio di Appalto.

Si tratta di un atto grave e irresponsabile che si colloca alla vigilia del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

ANGEM coinvolgendo FIPE, fin dallo scorso luglio aveva richiesto con insistenza una discussione anticipatoria su temi propri del rinnovo del contratto.

Le Organizzazioni Sindacali, avevano correttamente dato ascolto alle esigenze della Controparte pur rinviando il confronto di merito nella sede corretta, quella del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

ANGEM nella medesima lettera ci ha informato di aver sciolto il rapporto associativo con la Federazione dei Pubblici Esercizi e successivamente inviato la disdetta del contratto.

Con la comunicazione di ANGEM di non voler più applicare dal 1 gennaio 2013 alcuni articoli contrattuali, la stessa viene meno al principio di raffreddamento della vertenza contrattuale ovvero viene meno alla tregua prevista dal CCNL durante le fasi di rinnovo.

Gli intenti dell’ Associazione sono fin troppo chiari: avere mani libere nei cambi di gestione ed altro, non garantendo più all’atto del subentro in nuovi appalti, la continuità occupazionale e del reddito dei lavoratori già occupati.

ANGEM si allinea con questa azione alle posizioni più retrive dell’imprenditoria più ottusa, che crede di risolvere i problemi a vario titolo imputabili alla Crisi abbassando il costo del lavoro e liberandosi dal bisogno del personale.

PER CONTRASTARE L’INACCETTABILE SCELTA DI ANGEM

PER CHIEDERE IL RITIRO DELLA DISDETTA

PER DIFENDERE I DIRITTI DI TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE

FILCAMS FISASCAT E UILTUCS PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE in tutte le aziende aderenti ad ANGEM.

Qualora ANGEM non receda dalla propria inaccettabile posizione verranno definite le opportune iniziative di mobilitazione.

FONDI DI ASSISTENZA SANITARIA E COPPIE DI FATTO: GLI SVILUPPI A LIVELLO LOCALE E NAZIONALE


La UILTuCS del Trentino, apprende con stupore e apprezzamento, la notizia di Faschim, con la quale, vengono riconosciute le UNIONI CIVILI in maniera ufficiale.
Già da noi in Trentino sono state messe in campo azioni contrattuali, con aziende commerciali, quali ad esempio ORVEA, con la quale venivano allargati i diritti a coppie dello stesso sesso. Alleghiamo pertanto comunicato nazionale:

Il fondo nazionale di assistenza sanitaria per i lavoratori dell'industria chimica ha accolto la richiesta di un dipendente, di iscrizione del convivente dello stesso sesso, in virtù della iscrizione come coppia nel registro delle unioni civili di Milano da poco istituito. "Alla luce di una recente sentenza della Corte d'Appello", si legge in una nota del Faschim, Fondo nazionale di assistenza sanitaria per i lavoratori dell'industria chimica, chimico-farmaceutica. 
Durante la seduta del Cda del 15 novembre scorso "il Fachim ha deciso all'unanimità di ammettere la richiesta, da parte di un dipendente, di iscrizione del convivente dello stesso sesso, che adduceva, a supporto della sua richiesta, il Registro delle unioni civili istituito presso il Comune di Milano, a cui lui e il proprio compagno si sono iscritti, con rilascio di regolare certificazione". 
Il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani ha detto che "si tratta di una decisione importante: un primo passo in direzione del riconoscimento dei diritti civili, troppe volte negati, di coppie omosessuali". La decisione è motivata con "una giusta interpretazione della previsione statutaria del Fondo in tema di convivenza 'more uxorio" e con il precedente della "sentenza della Corte d'Appello che accoglieva il ricorso di un dipendente di una Banca di Credito Cooperativo volto a ottenere l'iscrizione del proprio compagno convivente alla Cassa mutua nazionale per il personale di tali istituti di credito".