Cari
amici,
il
24 maggio si è tenuto il programmato incontro con l'AD di Dayli
Giancarlo Sachs, e nella nostra introduzione abbiamo sollevato
numerosi problemi sulla gestione dell'azienda, dal subentro dal
momento della acquisizione da parte del fondo austriaco Tap09.
Nell'ultimo
anno, infatti, gli investimenti prospettati, che avrebbero dovuto
garantire il rilancio dell'azienda e quindi il mantenimento dei
livelli occupazionali, non ci sono stati. Per lo stesso motivo, i
fornitori hanno bloccato le consegne con il risultato che sia il
magazzino, che i punti vendita, sono pressoché vuoti.
Abbiamo
nuovamente ribadito che il piano di ristrutturazione e rilancio, così
come ci è stato illustrato, secondo noi, è insufficiente ed
inadeguato alle reali necessità. Così come riteniamo poco credibile
che si possa far fronte alla esposizione debitoria nei confronti dei
fornitori, che è' stata quantificata in 12 mln €, solo con una
svendita della poca merce richiesta e con la richiesta di uno sconto
sul debito.
Come
OO.SS. riteniamo poco credibile è un piano di rilancio, in una
condizione siffatta, senza alcun investimento. L'Ad ha comunque
ribadito che, dal loro punto di vista, non vi è alcuna alternativa,
poiché la proprietà non intende finanziare alcun investimento.
Ha
quindi confermato il piano di ristrutturazione, che prevede la
chiusura di circa 100 punti vendita con il ricorso alla Cigs, mentre
l'azienda continuerebbe a pagare gli affitti dei punti vendita chiusi
per tentare di cederli ad altre aziende.
Dopo
una approfondita discussione al nostro interno, abbiamo comunicato
all'azienda di essere disponibili ad approfondire la discussione
sulla Cigs, poiché è evidente che c'è la necessità di dare una
copertura economica alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti, ma
che intendiamo coinvolgere le istituzioni anche ai massimi livelli,
al fine di attivare tavoli di confronto che siano di garanzia.
Abbiamo infine confermato lo stato di agitazione già proclamato.
L'incontro
per approfondire l'attuazione della Cigs, si terrà il giorno 03
giugno in Roma (vi comunicheremo successivamente il luogo esatto e
l'ora). Nel frattempo ci attiveremo al fine di richiedere un incontro
al Ministero dello Sviluppo Economico.
Saranno
anche utili le iniziative effettuate nei territori e che
coinvolgeranno anche le istituzioni locali, al fine di mantenere viva
l'attenzione sulla vertenza.
In
allegato trasmettiamo infine l’elenco di tutti i punti vendita, e
l’elenco di quelli in chiusura.
Cordiali
saluti.
Fabio Marchiori - UILTUCS Venezia