mercoledì 29 maggio 2013

ESITO INCONTRO DAYLI DEL 24 MAGGIO

Cari amici,

il 24 maggio si è tenuto il programmato incontro con l'AD di Dayli Giancarlo Sachs, e nella nostra introduzione abbiamo sollevato numerosi problemi sulla gestione dell'azienda, dal subentro dal momento della acquisizione da parte del fondo austriaco Tap09.
Nell'ultimo anno, infatti, gli investimenti prospettati, che avrebbero dovuto garantire il rilancio dell'azienda e quindi il mantenimento dei livelli occupazionali, non ci sono stati. Per lo stesso motivo, i fornitori hanno bloccato le consegne con il risultato che sia il magazzino, che i punti vendita, sono pressoché vuoti.
Abbiamo nuovamente ribadito che il piano di ristrutturazione e rilancio, così come ci è stato illustrato, secondo noi, è insufficiente ed inadeguato alle reali necessità. Così come riteniamo poco credibile che si possa far fronte alla esposizione debitoria nei confronti dei fornitori, che è' stata quantificata in 12 mln €, solo con una svendita della poca merce richiesta e con la richiesta di uno sconto sul debito.
Come OO.SS. riteniamo poco credibile è un piano di rilancio, in una condizione siffatta, senza alcun investimento. L'Ad ha comunque ribadito che, dal loro punto di vista, non vi è alcuna alternativa, poiché la proprietà non intende finanziare alcun investimento.
Ha quindi confermato il piano di ristrutturazione, che prevede la chiusura di circa 100 punti vendita con il ricorso alla Cigs, mentre l'azienda continuerebbe a pagare gli affitti dei punti vendita chiusi per tentare di cederli ad altre aziende.
Dopo una approfondita discussione al nostro interno, abbiamo comunicato all'azienda di essere disponibili ad approfondire la discussione sulla Cigs, poiché è evidente che c'è la necessità di dare una copertura economica alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti, ma che intendiamo coinvolgere le istituzioni anche ai massimi livelli, al fine di attivare tavoli di confronto che siano di garanzia. Abbiamo infine confermato lo stato di agitazione già proclamato.
L'incontro per approfondire l'attuazione della Cigs, si terrà il giorno 03 giugno in Roma (vi comunicheremo successivamente il luogo esatto e l'ora). Nel frattempo ci attiveremo al fine di richiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico.
Saranno anche utili le iniziative effettuate nei territori e che coinvolgeranno anche le istituzioni locali, al fine di mantenere viva l'attenzione sulla vertenza.
In allegato trasmettiamo infine l’elenco di tutti i punti vendita, e l’elenco di quelli in chiusura.
Cordiali saluti.

Fabio Marchiori - UILTUCS Venezia

martedì 28 maggio 2013

DAYLI (EX SCHLECKER) ULTIME NOTIZIE

Non sono buone, purtroppo, le notizie riguardanti il futuro dei negozi della catena drugstore Dayli (ex Schlecker) a seguito dell'ultimo incontro tra sindacati ed azienda di venerdì scorso. 
Tra le tante voci che si stanno diffondendo tra i dipendenti, al momento, è confermato lo stato di crisi dell'azienda che procederà ad attuare richiesta di cassa integrazione al Ministero del lavoro. 
Il 3 giugno è previsto un ulteriore incontro tra sindacati ed azienda a Roma che andrà a verificare tutte le possibili soluzioni alla crisi volte a garantire la conservazione dei posti di lavoro. Non è tuttavia un mistero come l'azienda, durante l'ultimo incontro, abbia presentato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di  molte filiali. Al momento, tuttavia, non siamo in possesso di una lista dei punti vendita che andranno a chiudere, anche se pare più diretto un coinvolgimento dell'Alto Adige rispetto al Trentino. 
Non appena avremo novità, provvederemo ad avvisare i nostri associati. 
Per informazioni, rivolgersi a Matteo Salvetti : 346 6830699

giovedì 16 maggio 2013

DAYLI EX SCHLECKER : ANCORA PAURA PER LE FILIALI TRENTINE


Di seguito inoltriamo le ultime notizie riguardanti la crisi di Dayli (ex filiali Schlecker) che, potenzialmente e in attesa dell'esito dei prossimi incontri tra sindacato ed azienda, potrà purtroppo avere ripercussioni serie sui livelli occupazionali delle filiali trentine presenti a Trento, Mezzolombardo, Borgo Valsugana, Imer e Trento. Per info : Matteo Salvetti 3466830699



Dayli è una catena di negozi di detersivi (ex Schlecker ) con circa 300 negozi dislocati in prevalenza nel nord italia e che occupa circa un migliaio di dipendenti, a dicembre dopo il fallimento della Schlecker in Germania, la parte italiana è passata insieme ad altri paesi europei Austria, Belgio, Lussemburgo e Polonia alla nuova insegna con un totale di circa 5500 dipendenti.

La piattaforma distributiva per l'Italia è a Summaga di Portogruaro dove ci sono i magazzini che da tempo sono quasi vuoti tanto che è stato aperto un contratto di solidarietà per il personale li occupato.
Già con Schlecker i negozi verso gli ultimi mesi dell'anno avevano avuto problemi di rifornimento e si presentavano con poca merce sugli scaffali, si attendeva da mesi il tanto annunciato rilancio della società e dei negozi ma oggi la situazione si è aggravata ancor di più di come era prima del cambio di insegna.
Nell'incontro del 25 marzo, richiesto dalle O.S. per capire le azioni che intendeva mettere in atto Dayli per rilanciare i negozi dopo il cambio di insegna da Schlecker a Dayli, sono state fornite poche risposte certe e da mesi i negozi sono sforniti di merci sugli scaffali e nel magazzino centrale causando perdite di clienti e fatturato con forte preoccupazione delle O.S. e dei lavoratori che temono sia messa a rischio l'occupazione.
Le O.S. hanno ripetutamente sollecitato di avere degli incontri ma l'unica notizia arrivata è quella del cambio di amministratore.
C'è la necessità di far sedere al tavolo l'Azienda per sapere con certezza cosa intende fare la casa madre nell'immediato con i quasi 300 negozi in Italia dopo il proclamato ma mai avvenuto piano di investimento e rilancio.
Da pochi giorni è quindi cambiato anche l'amministratore delegato e l'incontro fissato per il 10.05 è stato sospeso da Dayli senza avere notizie più precise in merito alla situazione.
Stiamo in queste settimane raccogliendo le proteste e le segnalazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e siamo intenzionati a richiedere l'intervento della Direzione regionale del Lavoro affinché convochi quanto prima le parti.
Siamo molto preoccupati della situazione e i lavoratori sono esausti per le continue proteste dei clienti che se la prendono con loro per la mancanza di merce, per le offerte pubblicizzate ma mai arrivate e per le numerose voci che girano e che non preannunciano a niente di positivo.
Si faranno quindi a breve assemblee con i lavoratori per spiegare la situazione e se necessario intraprendere iniziative di protesta.

Fabio Marchiori – Segreteria Provinciale Uiltucs Uil Venezia.

martedì 14 maggio 2013

INCONTRO CISALFA 13 MAGGIO 2013


Cari amici e compagni,
giovedì 9 u.s. le Segreterie Nazionali si sono incontrate a Roma con i responsabili dell’azienda in oggetto al fine di esaminare su nostra richiesta la situazione aziendale che ci veniva segnalata di grave crisi da diverse strutture territoriali, che in alcuni casi aveva portato già al ricorso alla CIGS e alla chiusura di alcuni punti
vendita. I rappresentanti dell’Azienda (il titolare Dr. Mancini, il commercialista Prof. Pochetti e l’Avv. Spinella di Roma che la segue sulle questioni giuslavoristiche) ci hanno confermato che Cisalfa (150 punti vendita in gestione diretta con oltre 2.000 dipendenti) versa in gravi difficoltà in cui l’ha lasciata la precedente gestione che faceva capo alla Imprenditori Associati. Questi intendevano avviare la procedura fallimentare, al che la famiglia Mancini ha rilevato l’intero capitale della società, avviato una complessa azione di rinegoziazione del debito con le banche e provveduto alla ricapitalizzazione della società con l’obiettivo di tentarne il salvataggio.
L’accordo di ristrutturazione del debito sottoscritto nel dicembre passato pone alla
società una serie di vincoli e impegni a fronte di una dilazione dei pagamenti del debito nei
confronti della banche assommanti a circa 200 milioni di euro su un fatturato complessivo
che nel 2012 è risultato di circa 330 milioni. L’esercizio 2012 si è chiuso con una perdita a
bilancio di 13 milioni. In ragione di ciò l’azienda ci ha confermato che nel corso del 2012 sono stati chiusi 6 punti vendita, ma quasi sempre per finita locazione. L’azienda ha altresì confermato che – anche in esecuzione degli impegni presi nel piano di ristrutturazione concordato con le banche – è nella necessità di risanare la rete di vendita, procedendo alla chiusura di alcuni punti vendita in perdita cronica e al ridimensionamento della sede amministrativa di Osio. Il piano concordato con le banche – d’altra parte – prevede espressamente un divieto alla realizzazione di nuove aperture e un’azione severa di riduzione dei costi, compreso il costo del lavoro che nel 2012 è risultato superiore ai 60 milioni di euro. Si è convenuto di aggiornare la discussione al 31 maggio p.v. con inizio alle ore 12 presso la sede dell’azienda di Roma, in via Boccea 496. Alla riunione è prevista la partecipazione delle strutture e dei delegati eventualmente presenti in azienda.

Il Segretario nazionale 
Marroni

LIDL - Esito incontro 8 maggio 2013.


Si è tenuto, in data 08 maggio, il programmato incontro con Lidl Italia.
Oggetto dell’incontro è stato, prioritariamente, lo stato delle relazioni sindacali. Sul livello territoriale il rapporto con la dirigenza aziendale è difficilissimo, se non addirittura assente, per precisa scelta dell’azienda che rifugge dal confronto. Ma anche là dove il confronto viene praticato, difficilmente produce qualche risultato. Ciò comporta, inevitabilmente, che l’applicazione del Cia venga in buona parte disattesa. Proliferano così moltissime problematiche che l’azienda gestisce unilateralmente e quasi sempre in modo discutibile. A dire dell’azienda ciò è motivato dalla preoccupazione che diversamente si abbia un proliferare ed una polverizzazione di accordi diversi. Abbiamo sottolineato, inoltre, come anche sul piano nazionale vi sia la necessità di un cambio di passo nelle relazioni sindacali. Infatti, anche qui, il confronto è diventato complesso per gli atteggiamenti dilatori dell’azienda. non a caso l’incontro di ieri si è tenuto dopo ben dieci mesi e dopo innumerevoli tentativi di individuare
una data che più volte l’azienda ha confermato troppo tardi. Su questi temi l’azienda ha dichiarato la disponibilità a proseguire il rapporto con le OO.SS riconfermando la validità del Cia.
Lidl Italia, ha poi proposto un tema di discussione a cui aveva già fatto accenno nelle scorse occasioni, ma che sembra aver assunto una importanza più pressante. L’azienda intenderebbe introdurre, condividendolo con noi, e per il momento in via sperimentale solo su alcune filiali, un sistema di flessibilità, di cui ancora non ci ha fornito dettagli. Pur dando la nostra disponibilità a proseguire il confronto sul tema, con le dovute cautele ed attenzioni, abbiamo sottolineato che ci sono altri temi di nostro interesse che dovranno trovare risposte condivise. Per proseguire il confronto in modo proficuo, abbiamo già concordato due nuovi incontri per il giorno 17 giugno a Verona (luogo da precisare) e 08 luglio a Bologna (luogo da precisare).
Al termine dell’incontro abbiamo fatto una breve discussione con la delegazione presente al fine di condividere il percorso emerso dall’incontro. Come è noto ormai da tempo, dagli interventi è emersa la grande difficoltà di rapporto sia con l’azienda, che con i responsabili ai vari livelli, il cui atteggiamento continua ad avere aspetti pressanti e spesso molto gravi. Tuttavia, è evidente che i rapporti con Lidl Italia sono molto fragili anche per la nostra scarsa presenza. E’ perciò che si è convenuto sulla necessità di perseguire la strada del confronto e della possibile condivisione. Per altro, pur con le difficoltà fin qui dette, l’azienda ha riconfermato la validità del Cia, dato che, sul piano politico e per quanto sta accadendo in tutta la GDO, è da ritenersi molto importante e positivo. Il confronto che proseguirà nei prossimi mesi, richiede l’attenzione di tutti. Si raccomanda perciò la partecipazione delle RSA/RSU e delle strutture, in numero più significativo di quanto
fin qui avvenuto.

Fraterni saluti.

Il Segretario Nazionale
(Gabriele Fiorino)
Il Segretario Generale
(Brunetto Boco)

mercoledì 8 maggio 2013


Trento, 08 maggio 2013


COMUNICATO STAMPA

CAMBIO APPALTO MENSA OSPEDALE SANTA CHIARA

150. Questi i numeri di personale dipendente occupato presso l'appalto ristorazione dell'azienda sanitaria di Trento, dislocati sul territorio comunale. Una gran parte è occupata presso l'ospedale Santa Chiara, altri sono occupati presso l'ospedale Villa Igea, e per ultimi ma non meno importanti, sono tutti quei lavoratori occupati presso il centro cottura di Ravina e presso il centro di riabilitazione Villa Rosa. Personale altamente specializzato, in quanto a contatto giornaliero con personale medico infermieristico e con pazienti e degenti delle strutture ospedaliere. Ieri vi è stata la presentazione delle buste per la partecipazione alla nuova gara, ed il risultato è stato che solo Serenissima Ristorazione, già aggiudicataria del servizio di ristorazione del Big Center presso l'azienda sanitaria, ha partecipato con un offerta.
A breve ci sarà l'aggiudicazione del servizio, che nel frattempo fino al 31 agosto 2013 sarà ancora gestito da Dussmann Service, e se non vi saranno sorprese, verrà aggiudicato a Serenissima.
Le problematiche però non mancano in quanto vi sono dieci dipendenti occupate presso il Centro di Riabilitazione Villa Rosa, struttura non confluita nel capitolato d'appalto. Che fine faranno? Questo quesito è stato posto sia all'amministrazione comunale di Pergine Valsugana, che all'azienda sanitaria. Ma fino ad ora non vi sono state risposte esaustive. Lunedì 13 maggio 2013 vi sarà un incontro per verificare se vi è la possibilità di ricollocarle nella nuova struttura con nuove mansioni. Da anni si parla di trasferimento infatti del centro di riabilitazione presso l'ex casa di cura di Pergine, ed ora la risposta è arrivata: luglio 2013.
Inoltre vi è il grosso problema del centro cottura di Ravina di proprietà della società Dussmann Service. Lì vi sono occupate 40 persone tra cuochi, addetti mensa e personale impiegatizio. Quale tutela avranno? Queste problematiche le abbiamo poste sia alla società uscente, che all'azienda entrante. Naturalmente sarà compito delle O.O.S.S. far si che queste persone vengano ricollocate sui plessi ospedalieri o in altre strutture di Dussmann o Serenissima.
Mauro Baldessari, della segreteria della UILTuCS del Trentino, sindacato maggiormente rappresentato in azienda, ha già convocato un incontro con l'azienda Serenissima Ristorazione al fine di iniziare le trattative, con l'azienda sanitaria per tutelare gli addetti e con i lavoratori per pianificare assemblee sindacali.
A breve si terranno iniziative e assemblee per sollecitare tutto il personale occupato presso i plessi ospedalieri.

Mauro Baldessari Segretaria Provinciale UILTuCS del Trentino