Cari
amici e compagni,
giovedì
9 u.s. le Segreterie Nazionali si sono incontrate a Roma con i
responsabili dell’azienda in oggetto al fine di esaminare su nostra
richiesta la situazione aziendale che ci veniva segnalata di grave
crisi da diverse strutture territoriali, che in alcuni casi aveva
portato già al ricorso alla CIGS e alla chiusura di alcuni punti
vendita.
I rappresentanti dell’Azienda (il titolare Dr. Mancini, il
commercialista Prof. Pochetti e l’Avv. Spinella di Roma che la
segue sulle questioni giuslavoristiche) ci hanno confermato che
Cisalfa (150 punti vendita in gestione diretta con oltre 2.000
dipendenti) versa in gravi difficoltà in cui l’ha lasciata la
precedente gestione che faceva capo alla Imprenditori Associati.
Questi intendevano avviare la procedura fallimentare, al che la
famiglia Mancini ha rilevato l’intero capitale della società,
avviato una complessa azione di rinegoziazione del debito con le
banche e provveduto alla ricapitalizzazione della società con
l’obiettivo di tentarne il salvataggio.
L’accordo
di ristrutturazione del debito sottoscritto nel dicembre passato pone
alla
società
una serie di vincoli e impegni a fronte di una dilazione dei
pagamenti del debito nei
confronti
della banche assommanti a circa 200 milioni di euro su un fatturato
complessivo
che
nel 2012 è risultato di circa 330 milioni. L’esercizio 2012 si è
chiuso con una perdita a
bilancio
di 13 milioni. In ragione di ciò l’azienda ci ha confermato che
nel corso del 2012 sono stati chiusi 6 punti vendita, ma quasi sempre
per finita locazione. L’azienda ha altresì confermato che –
anche in esecuzione degli impegni presi nel piano di ristrutturazione
concordato con le banche – è nella necessità di risanare la rete
di vendita, procedendo alla chiusura di alcuni punti vendita in
perdita cronica e al ridimensionamento della sede amministrativa di
Osio. Il piano concordato con le banche – d’altra parte –
prevede espressamente un divieto alla realizzazione di nuove aperture
e un’azione severa di riduzione dei costi, compreso il costo del
lavoro che nel 2012 è risultato superiore ai 60 milioni di euro.
Si è
convenuto di aggiornare la discussione al 31
maggio p.v. con inizio alle ore 12 presso la sede dell’azienda di
Roma, in via Boccea 496.
Alla riunione è prevista la partecipazione delle strutture e dei
delegati eventualmente presenti in azienda.
Il Segretario nazionale
Marroni
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