martedì 31 luglio 2012

UN NUOVO INVESTITORE AUSTRIACO PER LE FILIALI SCHLECKER ITALIANE

Questa mattina abbiamo avuto conferma da parte del sindacalista  DPA- Djp Manfred Wolf - una volta sentito il legale della ditta - che Schlecker Austria verrà acquistata dalla società di investimento austriaca TAP 09.  L'accordo di acquisto è stato siglato ieri sera.
Il nuovo proprietario, nei primi commenti ufficiali, ha dichiarato che il concept business dell'azienda cambierà completamente, ma la rete di vendita e i posti di lavoro - anche all'estero - verranno mantenuti.
Sono buone notizie quindi quelle che arrivano dall'Austria, dopo mesi di incertezze per i dipendenti Schlecker del Trentino.
Il sindacato austriaco sta aspettando il comunicato stampa del curatore fallimentare Geiwitz in Germania e provvederà a breve ad incontrare i nuovi proprietari e a fornire maggiori dettagli sull'operazione.
Per quanto riguarda invece la situazione italiana, vi terremo informati nei prossimi giorni sugli incontri che si terranno con i sindacati nella sede di Portogruaro e che avranno l'obbiettivo di garantire il rispetto delle normative di legge italiane in materia di acquisto ramo d'azienda.

venerdì 20 luglio 2012

Disdettato il contratto provinciale sulla malattia !!

Con sorpresa UIL TuCS e Fisascat CISL del Trentino hanno ricevuto informativa da parte della Confcommercio trentina per tramite del suo Presidente geom. Giovanni Bort, riguardo alla decisione presa dalla stessa associazione imprenditoriale di dare disdetta unilaterale dell'accordo per il trattamento economico di malattia ed infortunio, in vigore dal 24 luglio 1987. Tale accordo garantiva ai lavoratori del settore, in deroga a quanto previsto dal contratto nazionale, l'integrazione del pagamento fino al 100% dal 1°al 180° giorno di malattia.
La disdetta, che avrà effetto a partire da 90 giorni dal ricevimento della comunicazione, rappresenta un fatto molto grave, anche per le modalità con le quali è avvenuta, e va a peggiorare notevolmente le condizioni degli occupati nel settore. La UIL TuCS e la Fisascat CISL provvederanno quindi a richiedere un incontro urgente a Confcommercio Trentino, considerando che la disdetta si aggiunge ad una serie di problematiche rimaste sospese in attesa di soluzione, come il rinnovo del contratto provinciale del terziario, fermo da quindici anni.
Il confronto che UIL TuCS e Fisascat CISL vogliono tenere con la Confcommercio trentina nelle prossime settimane sarà quindi volto a richiedere un riassetto complessivo della contrattazione provinciale, l'introduzione di maggiorazioni per il lavoro domenicale, l'unificazione degli enti bilaterali e l'apertura di un confronto per quanto riguarda il trattamento economico di malattia ed infortunio.

Per le Segreterie della UIL TuCS e Fisascat CISL del Trentino
Walter Largher e Lamberto Avanzo

mercoledì 18 luglio 2012

Bernardi vende a Coin

Gruppo Coin rileverà probabilmente già a partire dal mese di settembre 106 punti vendita del gruppo Bernardi .
Bernardi Group inoltre, come da comunicazione ufficiale dell'azienda, “ritiene indespensabile un riassetto organizzativo della propria forza lavoro attraverso un piano di ristrutturazione”.
In Trentino dei tre punti vendita presenti, quello di Mattarello passerà al gruppo COIN anche se continuerà ad operare con l'insegna Bernardi, mentre quello di Mezzolombardo e Rovereto, assieme agli altri 54 sparsi in tutta Italia e che riamrranno di proprietà del gruppo, sarranno interessati, come da comunicato dell'azienda, da un piano di ristrutturazione.
Fino al momento della firma, naturalmente, il condizionale resta d’obbligo. Ma intanto, l’intenzione di procedere al trasferimento di un ramo d’azienda nella rete dei grandi magazzini Coin è stata comunicata ieri, per iscritto e in via preliminare, alle segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
I lavoratori coinvolti sono 489 ed il passaggio del testimone è stato indicato nel 1° settembre 2012.
Dei 106 negozi acquisiti da Coin, 11 sono destinati a essere convertiti nel format Oviesse e i restanti 95 a mantenere invece il marchio Bernardi.

Lunedì 23 luglio alle ore 10 i lavoratori dei punti vendita trentini sono stati convocati per una prima assemblea presso la sede della Uiltucs in attesa di conoscere l'esito della prima riunione che si terrà nei prossimi giorni a livello di segreterie nazionali.


venerdì 6 luglio 2012

Contratto Orvea


Ieri Uiltucs UIL e Fisascat CISL hanno firmato l'ipotesi di accordo di rinnovo del contratto integrativo per i lavoratori Orvea spa, dopo che a distanza di due anni , la Filcams CGIL ha ritirato la causa contro l'azienda che teneva bloccata la firma del rinnovo.

Il nuovo contratto integrativo innoverà ampliandola la parte normativa in un quadro nuovo di relazioni sindacali finalizzandolo al pieno coinvolgimento dei soggetti sindacali.

A titolo esemplificativo :
  • permessi per malattia per i figli fino a 16 anni (la legge prevede fino a 8 anni);
  • due giorni di permesso in caso di nascita del filgio/a (la legge non ne prevede),
  • permessi per inserimento dei figli all'asilo nido o scuola dell'infanzia;
  • part time post maternità fino all'8% della forza lavoro (il contratto nazionale prevede il 3%) ;
  • aspettativa non retribuita fino a 6 mesi per due volte nel periodo del rapporto per motivi personali (il ccnl non lo prevede)
  • permessi in caso di decesso previsti dalla legge allargato ai “conviventi di fatto” anche dello stesso sesso.


Soddisfazione per un contratto integrativo che vuole porsi come strumento di welfare innovativo nel riconoscimento dei diritti civili, dei lavoratori e lavoratrici, nelle famiglie e nelle coppie di fatto , prescindendo dall'etorosessualità o meno di queste ultime. Un contratto aziendale che avvicina idealmente Orvea ad Ikea (che proprio nei giorni scorsi aveva firmato un contratto integrativo aziendale simile). Una parte economica che viene confermata in alcune sue parti e che varia, in alcune parti il calcolo del premio variabile collegandolo al reale andamento aziendale.


Un contratto integrativo che arriva a quasi due anni dalla sua scadenza e che dopo la firma seguirà l'iter di presentazione nelle assemblee dei lavoratori.

Per  Uiltucs- UIL e Fisascat-CISL 

Walter Largher   -  Walter Bonatti 

mercoledì 4 luglio 2012

SCHLECKER: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE ITALIA

 Di seguito riportiamo il resoconto dell'ultimo incontro tenutosi presso la sede Schlecker di Venezia alla presenza della UIL TuCS e di Anziutti per Schlecker Italia. Si ringrazia la UILTUCS del Veneto ed in particolare Fabio Marchiori per l'importante aggiornamento.

"Il 28 giugno chiudevano gli ultimi negozi della Germania con rimozione delle insegne ma il commissario straordinario Geiwiz ha deciso che fino alla fine dell'anno nella sede centrale resteranno gli informatici per proseguire con i programmi di gestione ordini ecc,qualcuno dell'ufficio personale e parte del magazino dove transita la merce a marchio A.S.
Sempre il 28 è stato nominato un nuovo amministratore delegato per l'Austria.
In questi giorni si sta cercando di vendere la parte Austria più Italia ma potrebbe andare anche diversamente.
Secondo Anziutti per quanto riguarda la schlecker srl che fa capo alla Spagna dovrebbe avvenire una scissione. Chi è interessato a comprare la Spagna non sarebbe interessata a rilevare anche i 60 negozi in Italia per una questione logistica.
Quindi si pensa venga staccata dalla Spagna e messa nella holding Schleker international per poi fonderla con la sede secondaria in Italia della Schleker Gmbh e procedere alla vendita solo dell'Italia.
Si sono interessati all'acquisto della parte italiana sei fondi di investimento e due aziende della grande distribuzione.
La banca Rothshild è stata incaricata dal tribunale di valutare le offerte. Ci vorranno 3/4 settimane.
L'Austria adesso ha un grosso problema nei rifornimenti ed i negozi sono semi-vuoti, se persiste questa situazione nel giro di qualche mese la cosa non sarà più sostenibile e c'è il rischio che venga trascinata anche l'Italia se non si stacca in tempo. Per questo c'è forte preoccupazione.
Per quanto riguarda la situazione Italiana c'è un grosso problema con il marchio A.S. e stanno cercando di i prodotti direttamente senza passare per la Germania. Propongono pagamenti più veloci ma non tutti i fornitori del marchio riusciranno a garantire la merce. Circa una decina di fornitori restano bloccati.
Si cercherà di trovare un nuovo fornitore in Italia che for nisca un marchio similare per alcuni prodotti.
Il magazzino di Portogruaro ha circa il 50/60% delle referenze in giacenza che basterebbero a rifornire i negozi appena per le richieste invernali ma non riuscirà a far fronte alle richieste estive che di solito aumentano del 15%.
La UIL TuCS ha fissato un incontro per il 24 luglio ma è rimasta d'accordo di sentirci telefonicamente con Anziutti tutte le settimane."

lunedì 2 luglio 2012

SCHLECKER : ULTIME NOTIZIE

Rimane ancora un'incognita il futuro delle filiali della catena tedesca Schlecker in Italia, a seguito del fallimento della stessa in Germania.
Come detto nei comunicati precedenti, il destino dei punti vendita italiani è legato a quello della consociata austriaca. Le informazioni in nostro possesso, si riferiscono ad un incontro avvenuto a Ehingen, in Germania, il 27 giugno scorso alla presenza del curatore fallimentare tedesco Geiwitz e dei sindacati, al quale ha partecipato il Segretario del sindacato austriaco DPA DJP Manfred Wolf che ci ha comunicato quanto segue.
Al centro del colloquio vi era il rischio reale che gli stipendi per il mese di giugno non potessero essere pagati dalla Schelcker austriaca, senza un serio programma di rilancio delle attività aziendali. I sindacati hanno fatto presente al curatore fallimentare le conseguenze per i dipendenti derivanti dal mancato pagamento delle spettanze, affermando che a quel punto la dichiarazione di fallimento sarebbe stato inevitabile.
Nella serata del 27 giugno scorso c'è stata invece una svolta insperata e positiva e proposte concrete da parte degli investitori. I progetti di rilancio presentati sono apparsi al sindacato convincenti e realizzabili anche nel breve periodo. Così il 28 giugno scorso sono state pagate ai dipendenti le spettanze relative al mese di giugno, guadagnando tempo nella ricerca di un investitore per l'Austria. A questo punto, afferma Manfred Wolf, è possibile che Schlecker – Austria venga acquistata senza avviare procedure di fallimento. Anche se, una ristrutturazione aziendale risulterà comunque inevitabile, in caso di acquisto dell'azienda da parte di un nuovo venditore. Durante l'incontro è stato comunicato che Schlecker Austria ha un nuovo direttore generale.
L'analisi del revisore dei conti Alvares sembra essere andata comunque molto bene per Schlecker Austria che risulta essere ancora solvibile e con liquidità. Per quanto riguarda il destino delle consociate estere – Italia compresa – non è stato ancora detto niente di nuovo e la situazione così com'è oggi sembra destinata a protrarsi anche per i prossimi mesi, in attesa dell'interesse di un investitore. Peraltro, si hanno già voci riguardanti l'acquisto delle filiali polacche. Nel complesso si può dire che il “cordone ombelicale” con Schlecker Austria che lega e mantiene in vita le filiali italiane non è ancora stato reciso.
In Italia, per quanto sappiamo, l'azienda sta realmente effettuando nuove aperture e proponendo contratti di lavoro – sebbene a termine e solamente a tempo parziale - fino a dicembre 2012.
Nuovi incontri sono quindi previsti a livello austriaco e italiano, sull'esito dei quali provvederemo tempestivamente ad informarvi.