mercoledì 4 luglio 2012

SCHLECKER: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE ITALIA

 Di seguito riportiamo il resoconto dell'ultimo incontro tenutosi presso la sede Schlecker di Venezia alla presenza della UIL TuCS e di Anziutti per Schlecker Italia. Si ringrazia la UILTUCS del Veneto ed in particolare Fabio Marchiori per l'importante aggiornamento.

"Il 28 giugno chiudevano gli ultimi negozi della Germania con rimozione delle insegne ma il commissario straordinario Geiwiz ha deciso che fino alla fine dell'anno nella sede centrale resteranno gli informatici per proseguire con i programmi di gestione ordini ecc,qualcuno dell'ufficio personale e parte del magazino dove transita la merce a marchio A.S.
Sempre il 28 è stato nominato un nuovo amministratore delegato per l'Austria.
In questi giorni si sta cercando di vendere la parte Austria più Italia ma potrebbe andare anche diversamente.
Secondo Anziutti per quanto riguarda la schlecker srl che fa capo alla Spagna dovrebbe avvenire una scissione. Chi è interessato a comprare la Spagna non sarebbe interessata a rilevare anche i 60 negozi in Italia per una questione logistica.
Quindi si pensa venga staccata dalla Spagna e messa nella holding Schleker international per poi fonderla con la sede secondaria in Italia della Schleker Gmbh e procedere alla vendita solo dell'Italia.
Si sono interessati all'acquisto della parte italiana sei fondi di investimento e due aziende della grande distribuzione.
La banca Rothshild è stata incaricata dal tribunale di valutare le offerte. Ci vorranno 3/4 settimane.
L'Austria adesso ha un grosso problema nei rifornimenti ed i negozi sono semi-vuoti, se persiste questa situazione nel giro di qualche mese la cosa non sarà più sostenibile e c'è il rischio che venga trascinata anche l'Italia se non si stacca in tempo. Per questo c'è forte preoccupazione.
Per quanto riguarda la situazione Italiana c'è un grosso problema con il marchio A.S. e stanno cercando di i prodotti direttamente senza passare per la Germania. Propongono pagamenti più veloci ma non tutti i fornitori del marchio riusciranno a garantire la merce. Circa una decina di fornitori restano bloccati.
Si cercherà di trovare un nuovo fornitore in Italia che for nisca un marchio similare per alcuni prodotti.
Il magazzino di Portogruaro ha circa il 50/60% delle referenze in giacenza che basterebbero a rifornire i negozi appena per le richieste invernali ma non riuscirà a far fronte alle richieste estive che di solito aumentano del 15%.
La UIL TuCS ha fissato un incontro per il 24 luglio ma è rimasta d'accordo di sentirci telefonicamente con Anziutti tutte le settimane."

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