Si è
tenuto in data 8 luglio 2013 a Bologna l'incontro tra LIDL Italia e i
sindacati FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL per una
valutazione complessiva dell'andamento aziendale e l'esame delle
varie problematiche riscontrate a livello di organizzazione
aziendale.
LIDL,
ad oggi, ha in forza in Italia un totale di 9.400 dipendenti dei
quali 8500 a tempo indeterminato. Scarso e residuale appare invece
l'utilizzo di altre forme contrattuali. La quota dei part time, sul
totale dei dipendenti, si attesta al 55%. Boselli, Responsabile
dell'ufficio risorse umane per il gruppo tedesco, ha rilevato come
in gran parte la forza lavoro LIDL sia composta da donne, impiegate a
più livelli, fino a comporre più del 50% del management di filiale.
LIDL,
per quanto riguarda l'andamento del fatturato, lamenta un periodo
difficile, come altre realtà della GDO. La crisi dei consumi,
rilevata a livello nazionale, pur non colpendo in modo uniforme ogni
territorio, si evidenzia per la diminuzione dello scontrino medio e
per la concentrazione della grande spesa a fine mese. Al momento,
viene dichiarato come il 30% dei punti vendita perda in termini di
fatturato a fronte di un 60% che mantiene o – addirittura –migliora
le performances dell'anno precedente. I dati sono comunque peggiori
spostandosi dal nord al sud del Paese. Pur partendo da queste
considerazioni, LIDL Italia ha annunciato un piano di investimento
generale, a partire dal lancio di una nuova campagna pubblicitaria a
livello nazionale. Si è inoltre intervenuto sull'assortimento che è
stato rivisto ed arricchito.
Va
rilevato in ogni caso come l'introduzione di macchine per la doratura
del pane in 140 filiali – sulle 570 attualmente presenti in Italia
– abbia contribuito notevolmente a migliorare e a mantenere i
livelli di fatturato. Per quanto riguarda l'ammodernamento delle
filiali annunciato negli scorsi incontri, LIDL ha affermato come
siano già 300 le filiali dotate di sala interna per lo svolgimento
di pausa ristoro per i dipendenti. Anche grazie a queste politiche,
nel complesso, il fatturato dell'anno scorso e quello dell'anno in
corso risultano per lo più allineati.
Per
politica aziendale, LIDL ha effettuato durante quest'anno difficile
anche nuove aperture e si ritiene pertanto che la rete di vendita,
nonostante tutto, debba essere espansa, procedendo al contempo con il
restyling dei vecchi punti vendita. Tutto questo nell'ottica di
rafforzare la presenza in Italia. Anche nelle aree in perdita, LIDL
dichiara la propria volontà di mantenere il livello occupazionale e
ricercare soluzioni diverse dall'apertura di procedure di mobilità o
dalla richiesta di cassa integrazione.
In
merito all'organizzazione del lavoro, l'azienda chiede un confronto
volto a sperimentare nuove forme di flessibilità. Le Organizzazioni
sindacali presenti, pur non sottraendosi al confronto, hanno chiesto
maggiori dettagli a riguardo, condannando a priori forme di
flessibilità “negativa” a tutto svantaggio dei dipendenti. Per
contro LIDL ha affermato di voler discutere con i sindacati, senza
alcuna volontà di imporre sperimentazioni non condivise. Entrando
nello specifico, LIDL ha proposto di intervenire con un sistema volto
a gestire incrementi e decrementi di ore all'interno di ogni punto
vendita, stabilendo un numero massimo di ore a livello settimanale,
mensile ed annuale.
Si
tratta, in sostanza, di un sistema di “banca ore” già previsto
dal CCNL del commercio, con l'utilizzo del quale l'azienda vorrebbe
gestire i picchi di lavoro e i periodi di contrazione dello stesso.
Boselli ha affermato comunque come il sistema individuato non dovrà
aumentare in alcun modo i costi del personale.
Le
Organizzazioni sindacali non si sono sottratte al dialogo e
all'apertura di un tavolo di trattativa in merito, volendo peraltro
legare la questione “flessibilità” ai problemi legati dalla
gestione delle trasferte e della produttività per punto vendita.
Missioni e flessibilità sono infatti parte dello stesso problema,
così come, del resto, si attende ancora il pagamento dello
straordinario per alcune figure presenti tra i dipendenti LIDL,
com'era previsto dal contratto integrativo aziendale del 2009.
Sono
già stati previsti quindi ulteriori incontri l'11 settembre e il 4
ottobre per capire meglio le richieste dell'azienda e affrontare
contemporaneamente quelle dei sindacati.
Matteo Salvetti - cell. 3466830699