giovedì 16 maggio 2013

DAYLI EX SCHLECKER : ANCORA PAURA PER LE FILIALI TRENTINE


Di seguito inoltriamo le ultime notizie riguardanti la crisi di Dayli (ex filiali Schlecker) che, potenzialmente e in attesa dell'esito dei prossimi incontri tra sindacato ed azienda, potrà purtroppo avere ripercussioni serie sui livelli occupazionali delle filiali trentine presenti a Trento, Mezzolombardo, Borgo Valsugana, Imer e Trento. Per info : Matteo Salvetti 3466830699



Dayli è una catena di negozi di detersivi (ex Schlecker ) con circa 300 negozi dislocati in prevalenza nel nord italia e che occupa circa un migliaio di dipendenti, a dicembre dopo il fallimento della Schlecker in Germania, la parte italiana è passata insieme ad altri paesi europei Austria, Belgio, Lussemburgo e Polonia alla nuova insegna con un totale di circa 5500 dipendenti.

La piattaforma distributiva per l'Italia è a Summaga di Portogruaro dove ci sono i magazzini che da tempo sono quasi vuoti tanto che è stato aperto un contratto di solidarietà per il personale li occupato.
Già con Schlecker i negozi verso gli ultimi mesi dell'anno avevano avuto problemi di rifornimento e si presentavano con poca merce sugli scaffali, si attendeva da mesi il tanto annunciato rilancio della società e dei negozi ma oggi la situazione si è aggravata ancor di più di come era prima del cambio di insegna.
Nell'incontro del 25 marzo, richiesto dalle O.S. per capire le azioni che intendeva mettere in atto Dayli per rilanciare i negozi dopo il cambio di insegna da Schlecker a Dayli, sono state fornite poche risposte certe e da mesi i negozi sono sforniti di merci sugli scaffali e nel magazzino centrale causando perdite di clienti e fatturato con forte preoccupazione delle O.S. e dei lavoratori che temono sia messa a rischio l'occupazione.
Le O.S. hanno ripetutamente sollecitato di avere degli incontri ma l'unica notizia arrivata è quella del cambio di amministratore.
C'è la necessità di far sedere al tavolo l'Azienda per sapere con certezza cosa intende fare la casa madre nell'immediato con i quasi 300 negozi in Italia dopo il proclamato ma mai avvenuto piano di investimento e rilancio.
Da pochi giorni è quindi cambiato anche l'amministratore delegato e l'incontro fissato per il 10.05 è stato sospeso da Dayli senza avere notizie più precise in merito alla situazione.
Stiamo in queste settimane raccogliendo le proteste e le segnalazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e siamo intenzionati a richiedere l'intervento della Direzione regionale del Lavoro affinché convochi quanto prima le parti.
Siamo molto preoccupati della situazione e i lavoratori sono esausti per le continue proteste dei clienti che se la prendono con loro per la mancanza di merce, per le offerte pubblicizzate ma mai arrivate e per le numerose voci che girano e che non preannunciano a niente di positivo.
Si faranno quindi a breve assemblee con i lavoratori per spiegare la situazione e se necessario intraprendere iniziative di protesta.

Fabio Marchiori – Segreteria Provinciale Uiltucs Uil Venezia.

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